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Giornalismo web: sicurezza - giovani Napoli
sabato 4 giugno 2016
mercoledì 1 giugno 2016
Una riflessione...
Con l’aumento esponenziale dell’uso di Internet e dei social network si è passati da una vita di nicchia ad una dove tutto è scrutato da milioni di occhi invisibili e sconosciuti, attraverso schermi, in tempi e spazi diversi.
Oggi si parla di CYBERBULLISMO cioè di bullisimo perpetrato tramite nuovi mezzi di comunicazione. Il social network è il mezzo principale dove si diffonde il CYBERBULLISMO a livelli che prima non si erano mai raggiunti.
Il CYBERBULLISMO è l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.
In questo modo, si raggiunge la persona considerata impotente; quest'ultima non riuscendo a reagire all'atto di bullismo, resterà ancora più ferita data l'incapacità di difesa.
Da alcune ricerche si è stabilito che il 23,6% degli adolescenti dichiara di aver trovato online pettegolezzi e falsità sul proprio conto.
Ad 1 adolescente su 5 è capitato di trovare in internet proprie foto imbarazzanti.
Per i ragazzi "vittime" rapportarsi con la vita reale di tutti i giorni, crea enormi difficoltà nell’accettare se stessi e mescolarsi con il gruppo dei pari.
Il rischio è quello di manifestare il disagio attraverso sintomi fisici come mal di pancia o mal di testa, oppure segnali psicologici, quali incubi o attacchi d’ansia.
Alla lunga, le vittime mostrano una svalutazione di sé e delle proprie capacità tra cui insicurezza, difficoltà relazionali, fino a manifestare, in alcuni casi, veri e propri disturbi psicologici, tra cui ansia o depressione.
martedì 24 maggio 2016
Cyber-bullismo per professori,alunni e personale tecnico
1. Sa definire il cyber-bullismo?
2.Cosa ne pensa al riguardo?
3.Si è mai trovato davanti ad un fenomeno che puoi definire cyber-bullismo
4.Come descriverebbe il profilo di una potenziale vittima?
5.Sappiamo che i social sono il luogo dove avviene questo fenomeno (criminale).Quali misure propone per essere pronti ad affrontarlo?
Dall'altra parte dello schermo
La vittima
Le vittime sono, per lo più, soggetti sensibili e calmi, ansiosi ed insicuri. Se attaccati, reagiscono chiudendosi in se stessi. Talvolta soffrono anche di scarsa autostima ed hanno un'opinione negativa di sé e della propria situazione. Le vittime sono un modello reattivo ansioso o sottomesso. Solitamente le vittime vivono a scuola una condizione di solitudine, di isolamento e di abbandono.
La vittima
Le vittime sono, per lo più, soggetti sensibili e calmi, ansiosi ed insicuri. Se attaccati, reagiscono chiudendosi in se stessi. Talvolta soffrono anche di scarsa autostima ed hanno un'opinione negativa di sé e della propria situazione. Le vittime sono un modello reattivo ansioso o sottomesso. Solitamente le vittime vivono a scuola una condizione di solitudine, di isolamento e di abbandono.
Il pericolo dietro lo schermo...
I bulli, spesso riuniti in branco, offendono, minacciano o ricattano le loro vittime direttamente o facendo pressione psicologica. Chi ne è vittima può subire conseguenze molto gravi, come la perdita della fiducia in se stesso, stati di ansia e depressione.
Il bullo generalmente è: aggressivo, fisicamente forte, pronto a ricorrere alla violenza, scolasticamente al di sotto della media, con un basso livello di autostima.
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